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Sesto Sesto Fiorentino

Case Passerini: il comune di Sesto Fiorentino boccia il termovalorizzatore

Per l'amministrazione è necessaria una valutazione di impatto sanitario che comprenda anche il riassetto dell'aeroporto di Peretola. Gianassi: "Non siamo noi ad aver cambiato idea ma chi si è dimenticato delle opere di compensazione"

Il Comune di Sesto Fiorentino boccia la valutazione di impatto ambientale sull'impianto di incenerimento dei rifiuti previsto a Casa Passerini. “Non siamo noi ad aver cambiato idea circa la necessità dell’impianto - ha spiegato il sindaco Gianni Gianassi - ma chi non ritiene più imprescindibili le opere di compensazione previste dal protocollo d’intesa del 2005 e dall’accordo di programma del 2009 sottoscritto da tutti gli enti interessati, che prescrivevano la realizzazione dei cosiddetti ‘boschi della Piana’ prima dell’avvio dell’impianto”.

Secondo il primo cittadino di Sesto Fiorentino troppe le cose sono cambiate rispetto a 10 anni, quando fu fatta la prima valutazione di impatto sanitario.

“Quello che chiedevamo, e che continuiamo a chiedere, purtroppo inascoltati, è di avere rassicurazioni sul saldo ambientale delle tre grandi infrastrutture previste nella Piana fiorentina, cioè la nuova pista aeroportuale, il termovalorizzatore e la terza corsia dell’autostrada”.

A tutto questa va aggiunto che lo scorso 28 Febbraio in Provincia si è conclusa la seconda seduta della conferenza dei servizi dove si è affermato che “la messa in esercizio dell’impianto potrebbe essere subordinata, attraverso un’apposita prescrizione, all’attuazione delle prescrizioni sottoscritte nel protocollo” è cioè la realizzazione dei ‘boschi della Piana’.

Una condizione che che però risulta assente nelle conclusioni del procedimento amministrativo dei primi di aprile, al quale hanno partecipato solo gli enti interessati

Dal Comune di Sesto Fiorentino sottolineano la necessità di effettuare una valutazione d'impatto sanitario che però tenga conto anche del riassetto dell'aeroporto di Peretola.

Un'esigenza non solo affermata dall'amministrazione sestese ma anche dal Consiglio nazionale delle Ricerche che in un'indagine dell'ottobre scorso “rileva che le stime delle emissioni derivanti dall’aeroporto non sono complete in termini di indicatori monitorati, descrizione delle modalità di monitoraggio e degli scenari emissivi per la comparazione tra stato attuale e massima espansione ipotizzata della funzionalità aeroportuale”.

“Dunque - ha concluso il sindaco Gianassi - tutti i tecnici sostengono la necessità di un approfondimento sugli impatti di queste infrastrutture concentrate sul nostro territorio, ma la politica ha deciso che la valutazione d’impatto sanitario sull’aeroporto non si deve fare. Crediamo che le ragioni di prudenza nostre e di tutti i comuni interessati dall’opera avrebbero il diritto di essere ascoltate”.

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