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Sesto Sesto Fiorentino / Via Giuseppe Romei

Sesto Fiorentino, tornerà alla vita i tabernacoli de' Logi

Il costo dell'intervento di restuaro ammonta a 15 mila euro finanziato dal Rotary club di Firenze, Sesto Fiorentino e Calenzano.

Il tabernacolo de' Logi a Colonnata ritornerà agli antichi splendori. Il tabernacolo è uno splendido esempio di architettura votiva risalente al XIV secolo che versa da oltre cinquant’anni in un grave stato di degrado e abbandono.

Il progetto di restauro è stato presentato questa mattina in municipio dal sindaco Gianni Gianassi e dal presidente del Consiglio comunale Andrea Giorgetti. L'intervento è stato elaborato, dietro il parere favorevole della Soprintendenza, è stato l’architetto Giovanni Minutoli incaricato dal Rotary club di Firenze, Sesto Fiorentino e Calenzano.
“Il manto di copertura dell’edificio – ha spiegato il sindaco Gianassi - è sconnesso e parte della gronda è crollata mettendo a rischio la stabilità dell’intera struttura, che sul retro è circondata dalla vegetazione”.

Durante le presentazione del progetto di restauro il primo cittadino di Sesto Fiorentino ha tracciato anche la storia del manufatto, che nel 2007 i marchesi Ginori Lisci hanno ceduto al Comune.

Il tabernacolo si trova in via Romei all’angolo con via Bassi, all’interno di un percorso importante della viabilità sestese, ed è composto da una piccola cappella dotata di altare, le cui pareti erano decorate con dipinti risalenti al XIV secolo, opera del pittore fiorentino Francesco di Michele, un allievo di Taddeo Gaddi.

I dipinti sono stati rimossi, circa 50 anni fa, e spostati all’interno del palazzo Ginori e nel deposito della Soprintendenza di Villa Corsini, a Castello, dove si trovano tuttora.

L’intervento di restauro prevede per il momento soltanto il consolidamento e la messa in sicurezza della parte esterna dell’edificio, con l’eliminazione della vegetazione infestante, l’inserimento di uno scannafosso per salvaguardare l’edificio dalle infiltrazioni, un collegamento tra la struttura dello scannafosso e la muratura del tabernacolo per rafforzare le sottostrutture, oltre al ripristino del tetto.

“L’intonaco - ha spiegato l’architetto Minutoli - verrà ripristinato su tutti i fronti esterni e la coloritura finale verrà scelta in accordo con il funzionario responsabile della Soprintendenza”.

Altro punto importante dell'intervento di restauro sarà il recupero delle pitture superstiti, delle sinopie degli evangelisti e la ricerca di altre tracce dei dipinti strappati.

Il primo step sarà il consolidamento degli intonaci che conservano le tracce di pitture antiche, poi si passerà alla ricerca dell’impronta del dipinto strappato nel 1957. Se la ricerca dovesse avere esiti negativi verrà realizzata una copia della sinopia conservata nel palazzo Ginori.

Grazie a una sinergia virtuosa attivata con la cooperativa La Fonte di Cercina, l’operazione avrà inoltre una doppia valenza, poiché consentirà di recuperare un’importante opera d’arte dando allo stesso tempo lavoro ai ragazzi disabili e socialmente svantaggiati che ruotano attorno alla cooperativa.
L'intervento di restauro inizierà nel mese di ottobre e si concluderà entro Natale. I lavori saranno finanziati con 15.000 euro messi a disposizione dal Rotary.

Il presidente del Consiglio comunale Andrea Giorgetti, che ha organizzato il gruppo di lavoro per il restauro del tabernacolo, ha precisato tuttavia che l’operazione rappresenta solo il primo passo verso il recupero completo dell’edificio. Per il restauro pittorico serviranno infatti altri 12-15.000 euro.

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