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Sesto Fiorentino: il vicesindaco contro l'abolizione dell'Imu

"Un atto, un provvedimento che nessun governo ha avuto il coraggio di fare ed affrontare in modo serio e programmatico. L'Imu è diventato uno scambio politico, una tassa di scopo che è servita la governo Monti quando forse doveva servire ad altre cose e dare più stabilità in futuro"

Mentre il governo centrale si arrovella, fra mantenimento alleanze, stabilità politica, Imu si Imu no, il vice sindaco, nonche assessore alla casa di Sesto Fiorentino Ivana Niccoli non ha dubbi, l'Imu non è da togliere e in un'intervista ci spiega il perché.

Imu si o Imu no, si toglie del tutto, oppure si trova un'alternativa?

"Io credo che in Italia debba esserci una tassa sul patrimonio – spiega il vicesindaco Niccoli -. Come abbiamo un redditometro che misuri quello che guadagno è necessario anche per quanto riguarda il patrimonio ci deve essere qualcosa, posso contribuire in qualche modo. Certo c'è da lavorarci, livellare i patrimoni nel senso che una prima casa di una famiglia normale non può pesare come più case o un patrimonio immobiliare importante. Il bilancio dello stato è molto preoccupante non possiamo permetterci altro. Abbiamo fatto una gara a togliere una tassa, bisognava forse avere nella testa un piano per sostituirla".

La scomparsa dell'Ici e l'arrivo dell'Imu ha reso la vita facile ai bilanci comunali?

Quello che è certo è che i bilanci comunali non possono più sopravvivere così. I tagli dal governo centrale sono sempre più importanti operati anche a metà anno e compromettono il lavoro di un'amministrazione e non perché si debba per forza raggiungere degli obiettivi perché io, il sindaco è stato votato sulla base di un programma. Io vorrei che i cittadini avessero quel programma, anche perché sarebbe importante per la città, per la qualità della vita e poi perché hanno pagato le tasse. Tutto questo è compromesso dai tagli inaspettati o dal famoso patto di stabilità. L'Imu non possiamo permetterci di abolirla tutta dovremo, dovranno pensare ad una tassa patrimoniale seria, sui capitali e sulle proprietà immobiliari. Un atto, un provvedimento che nessun governo ha avuto il coraggio di fare ed affrontare in modo serio e programmatico. L'Imu è diventato uno scambio politico, una tassa di scopo che è servita la governo Monti quando forse doveva servire ad altre cose e dare più stabilità in futuro".

A questo si collega tutta la vicenda del catasto e della sua riorganizzazione.

"Anche questo è un tema importante – conclude il vicesindaco- ci sono case che pagano imposte molto alte anche se le zone non sono residenziali, dall'altra parte invece ci sono case di epoche più antiche, terra tetti, rimesse che pagano una sciocchezza perché non c'è questa rivalutazione. Il patrimonio delle case è complesso ed in questi ultimi anni è stato affrontato a piccoli sorsi. E quindi qui si entra poi nella cedolare secca che doveva favorire anche gli affitti ma poi ha complicato le cose ancora di più. Una storia lunga".

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