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Sesto Fiorentino, morto l’ex sindaco Oublesse Conti: i funerali al Cimitero Maggiore

Grande uomo politico e amministratore pubblico che ha innovato il territorio comunale di Sesto Fiorentino con il primo Piano Regolatore. Presidente della Provincia di Firenze e figura molto attiva anche nel campo sindacale

Morto Oublesse Conti ex sindaco di Sesto Fiorentino aveva 88 anni e lascia la moglie Nina. Alla famiglia sono arrivati subito il cordoglio del Sindaco di Sesto Gianni Gianassi e del presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, poiché Conti è stato presidente della Provincia dal 1975 al 1985.

“Un grave lutto – ha scritto Andrea Barducci in un telegramma inviato alla famiglia – che colpisce anche i tanti amici, compagni e cittadini che lo hanno conosciuto ed apprezzato durante la sua lunga attività politica, sindacale ed amministrativa”. L'inquilino di Palazzo Medici Riccardi inoltre ha voluto ricordare la sua figura ricordando i valori che hanno contraddistinto l'attività amministrativa e politica di quest'uomo.”Un uomo che ha messo al centro della propria vita valori fondamentali come la solidarietà e la generosità, sempre al servizio della collettività”.

Il sindaco Gianassi che attualmente si trova all'estero e che non potrà partecipare ai funerali che si terranno domani alle ore 16,30 al Cimitero Maggiore, ha assicurato che il Comune parteciperà in forma ufficiale con il gonfalone ed il vicesindaco Ivana Niccoli.

“Grande innovatore le sue intuizioni e il suo stile hanno lasciato un segno indelebile nella cultura politico-istituzionale della nostra città” così ricorda il primo cittadino di Sesto la figura di Oublesse Conti, ex sindaco di Sesto Fiorentino dal 1969 al 1975, scomparso durante la notte scorsa a Firenze.

Uomo attivo sia nella vita politica che sindacale fino dal primo dopoguerra anche come segretario provinciale Fiom a partire dagli ultimi anni 50 e come membro degli organismi dirigenti del PCI provinciale locale, come spiega anche il sindaco Gianassi “nei lunghi anni di attività politica e istituzionale di Oublesse Conti, molti sono stati gli impegni e le cariche ricoperte, sempre con spirito di dedizione alla vita e allo sviluppo della propria città e con passione per la vita delle istituzioni di volta in volta presiedute. Protagonista nella lotta di Liberazione, fu tra coloro che scelsero e sostennero la svolta antifascista democratica, come volontario nell'esercito di liberazione nazionale. A guerra finita seguirono gli anni dell’impegno politico e sindacale. Fu segretario provinciale della FIOM a partire dal 1958 e  membro degli organismi dirigenti del PCI provinciale e locale, rivestendo anche la carica di segretario della sezione di Sesto Fiorentino nel 1966”.

Il sindaco Gianassi ricorda anche che grazie a Conti Sesto ebbe una “nuova visione dello sviluppo urbanistico con lungimiranti intuizioni per il territorio che poi avrebbero lasciato un segno indelebile per tutta la comunità: la definizione del primo piano regolatore, la cancellazione delle previsioni urbanistiche sulle colline di Quinto e la fine delle scellerate ipotesi di scempio ambientale, la progettazione delle aree per gli insediamenti artigianali, dove attualmente operano e lavorano decine di imprese, fiore all’occhiello dell’economia, l'acquisto della casa vacanze alle Gorette di Cecina, l'avvio delle politiche per l'infanzia con i primi asili nido e, da uomo attento alla cultura ed ai rapporti con l'Università, la nascita del Polo scientifico nell’area dove è attualmente collocato”.

A Oublesse Conti è legata anche la nascita di Consiag, quando il 1 gennaio del 1971 “municipalizzò” il metano dando così avvio alle politiche pubbliche “per un bene così prezioso come l'energia, intuendo prima di altri il valore dei cosi detti beni comuni” sottolinea Gianassi.

Il cordoglio ed il saluto del primo cittadino di Sesto si conclude con il ringraziamento per la vicinanza, i consigli e un abbraccio alla moglie Nina. “Riformista convinto - conclude Gianassi - intransigente nei valori, aperto e curioso verso le novità dei suoi tempi, ha voluto essermi vicino in questi anni nonostante la sua grave malattia prodigo di consigli e di splendidi ricordi ai quali sono legato e che non dimenticherò. Un abbraccio a Nina, la silenziosa compagna di una vita, che preferì abbandonare la natia Russia per seguire Oublesse nella sua lunga e difficile avventura di politico italiano”.

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