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Sesto Sesto Fiorentino

Festa dei lavoratori, dove il contratto è rosa e a tempo indeterminato

Dati emersi durante l'inaugurazione di due colonnine di ricarica per veicoli elettrici in collaborazione con Enel Distribuzione

Festa del lavoro 2014, e Ikea diffonde i dati sull'occupazione a Sesto Fiorentino. 312 dipendenti: 99,6% assunti a tempo indeterminato ed il 66% donne. Questi i numeri dell'anno 2013 che sono stati presentati ieri mattina durante l'inaugurazione delle due nuove colonnine di ricarica per i veicoli elettrici in collaborazione con Enel distribuzione.

Le colonnine sono state installate nel parcheggio del punto vendita ed offrono a tutti i visitatori la possibilità di ricaricare la propria auto elettrica durante gli acquisti. A tagliare il nastro erano presenti Caroline Lippers, Store manager di IKEA Firenze; Debora Stefani, Responsabile Enel Infrastrutture e Reti Toscana e Umbria; Mauro Marzocchi, Responsabile Enel Infrastrutture e Reti Zona di Firenze.

Un report che oltre alle risorse umane ha evidenziato l'impegno di Ikea verso l'ambiente, l'accoglienza del cliente ed l'impegno profuso per i suoi dipendenti con programmi di formazione specialistica e manageriale ed un sistema di welfare interno che prevede l'estensione dei benefit anche alle coppie di fatto.

Dal rapporto si evince anche il grosse impegno che il colosso svedese ha messo nel sociale con la partecipazione alle campagne internazionali con un contributo di oltre 48 mila euro per Unicef, iniziative per l'associazioni locali che si occupano di infanzia e minori.

Durante la presentazione si è parlato anche dell'impegno che Ikea che mette nella sicurezza della propria clientela. Infatti da anni lo store di Sesto Fiorentino combatte la presenza di un gruppo di persone che si aggirano nei parcheggi infastidendo i visitatori.

“Negli ultimi anni il nostro impegno è stato totale – dice Lippers – abbiamo ridotto il disagio dei nostri clienti con l’introduzione di personale che aiuta a caricare e scaricare e le guardie giurate, ma il problema non è stato risolto del tutto”.

L’investimento in questo senso è stato di 160 mila euro l’anno fra il servizio di carico e scarico merce e la vigilanza. Un costo che se non fosse stato sostenuto poteva essere indirizzato magari in nuove assunzioni.

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