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Sesto Sesto Fiorentino / Via della Fontaccia

Residenze d'epoca ed un ristorante nel Castello dei Catalini da Castiglioni

Il progetto presentato nell 2004 dalla società Jalor, proprietaria dell'immobile, è stato approvato a fine giugno.

Al via i lavori di restauro e recupero del “Castello dei Catalini da Castilgioni” in località Cercina nel comune di Sesto Fiorentino. Gli interventi saranno ad opera della società Jalor srl, già proprietaria dell’immobile  che aveva presentato il progetto nel 2004 e che solo pochi giorni fa ha avuto l’ok dall’amministrazione comunale.

Il progetto di recupero che la società ha presentato  si basa “su interventi di consolidamento statico, restauro scientifico, restauro e risanamento conservativo” e prevede il cambio di destinazione d’uso dei locali. Una parte, infatti, sarà recuperata  dal punto di vista residenziale, con residenze d’epoca e un’altra parte con un ristorante.

La zona  in cui è situato il castello un tempo comprendeva un piccolo borgo concentrato attorno al maniero. Ad oggi del vecchio borgo, oltre agli edifici della chiesa e della canonica rimane il solo edificio dell’ex frantoio, trasformato in civile abitazione e non interessato da questo progetto. Vicino al castello poi si trovano la pieve di Sant’Andrea Cercina, l’abitato di Cercina, Canonica di Cercina, tutti edifici risalenti a circa quaranta anni prima della scoperta dell’America.

Ad oggi al Castello si accede da Via della Fontaccia-Via delle Palaie mediante due vie. La prima, un viale alberato fiancheggiato da due filari di cipressi di importanza monumentale; la seconda, invece, accedendo dal ponticello che scavalca  l’alveo del fosso del Mulino.foto-2-13

L’intervento di recupero che costerà diversi milioni di euro, sarà diviso in più fasi. Partirà prima le opere di consolidamento statico per il restauro dell’edificio esistente, muri di contenimento e terrapieni, poi in un secondo momento il vero e proprio restauro del complesso storico con tutti i locali seminterrati e interrati. La terza fase sarà di ricostruzione “dell’involucro edilizio”, poi si passerà alla realizzazione delle aree di parcheggio, della viabilità esistente e l’installazione dell’impianto di trattamento e depurazione dei reflui, cabina Enel, isola ecologica e cisterne accumulo acqua.

Le ultime fasi saranno quelle del recupero del verde monumentale, del Giardino all’italiana e del viale di accesso con i cipressi monumentali.

Un intervento complesso ma che restituirà al territorio un pezzo di storia importante che compirà un ulteriore passo nel recupero degli edifici storici della zona.

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